Si dice che nulla accada per caso: quelle che noi chiamiamo coincidenze o casualità, sono in realtà frutto della sincronicità, termine coniato dallo psichiatra Carl Gustav Jung assieme al fisico Wolfgang Pauli: all’esterno accade un evento materiale in contemporanea con un esperienza interiore, una nostra intenzione, senza essere legate da un significato logico-causale.
“Sincronicità” non solo vuol dire “nello stesso tempo” ma anche “con lo stesso senso”. Una semplice coincidenza diventa significativa e sincronistica allorché stabilisce un nesso significativo con gli scopi dell’esistenza o favorisce il progresso del destino personale. È uno sprone improvviso e cruciale, che ci incita a proseguire o meno su una strada scelta o desiderata. Si presenta sempre nel momento giusto, ovvero in concomitanza con un cambiamento esistenziale o con una trasformazione interiore. Può accadere in forma “negativa” (un incidente, un furto, ostacoli) o in forma “positiva” (un incontro, un’opportunità, facilità).
Quando ci alleniamo ad accogliere le sincronicità nella nostra vita quotidiana, ci accorgiamo di essere parte attiva di un disegno creativo più ampio, in cui tutte le cose, persone sono interconnesse. Quando siamo focalizzati su qualcosa che desideriamo profondamente, abbiamo maggiori possibilità che essa accada. Questo si verifica spesso nella vita sentimentale. Le persone non si incontrano mai a caso, ma perché sono connesse da una connessione sottile. La sincronicità non fa altro che avvicinarle nello stesso tempo. Così succede nei momenti cruciali della nostra vita: entra in scena un nuovo amico, un nuovo amore che ha il compito di modificare il corso degli eventi. Grazie a questo esercizio della coscienza nel cogliere e dare un significato alle sincronicità, usciamo dai limiti del nostro piccolo ego e scorgiamo uno scopo, una direzione. E con le conseguenti scelte, trasformeremo il semplice evento sincronico in Destino Sincronico, ovvero in un pilotaggio intelligente della nostra realtà.