Nel corso delle formazioni Ccms, incontro raramente persone assertive. Spesso le persone hanno paura di chiedere qualcosa che è loro dovuto, di esprimere un no, o di proporre un cambiamento. Non trovano il coraggio per chiedere il rispetto dovuto o per correggere un errore. Alternano una forma di rassegnazione ad una comunicazione aggressiva o critica. Ricordo una volta in un treno a lunga percorrenza, c’era un bambino molto rumoroso e agitato che faceva il diavolo a quattro dando fastidio ai viaggiatori. La madre sospirava rassegnata e con voce flebile gli diceva di stare buono, guardandoci con occhi impotenti. Nessuno interveniva. Dopo 40 minuti di questa giostra, sono intervenuta in maniera assertiva con la madre. Con la mia richiesta rispettosa, le ho fatto vedere come lei poteva cambiare il comportamento del figlio. L’assertività porta sempre verso una soluzione. Il viaggio si è concluso in pace, con un bambino più tranquillo e una madre più decisa e ferma. Spesso chiedere qualcosa per sé stessi appare un atto di egoismo. Oppure si tacce ingoiando il rospo per paura di perdere l’amore o la stima dell’altro. In altri casi, la frustrazione può diventare tale che le reazioni e parole possono diventare violenti. Assertività non è aggressività, né critica. L’assertività si riferisce alla capacità con cui esprimiamo le nostre idee, difendiamo i nostri diritti, e con cui comunichiamo le nostre emozioni senza timori, con la consapevolezza dei nostri bisogni e di quelli degli altri. In alcuni momenti si rende necessario comunicare in maniera più decisa e ferma, pur sempre empatica, per richiamare l’altro al rispetto di alcune promesse, patti, diritti, per imparare a dire di no, per criticare in maniera positiva alcuni comportamenti e proporre dei cambiamenti. Ciò procura la sensazione di essere stati chiari, onesti di avere il controllo delle proprie decisioni. L’assertività non necessita tanti giri di parole, è una comunicazione diretta, precisa, concisa che aiuta l’interlocutore a capire chiaramente cosa gli si sta chiedendo. Richiede connessione a se stessi e coraggio di uscire allo scoperto. La comunicazione è uno dei pilastri della formazione Ccms .