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Cosa ci toglie potere ? Cosa ci dà potere ?

Cosa ci toglie potere? L'adeguarsi, ricercare sempre la comodità, accettare la mediocrità,  essere assenti mentalmente, usare solo la messaggistica per relazionarsi, abbandonare lo spirito critico, non riflettere, non pensare, prendere la macchina per comprare il giornale, bere tutte le notizie del mainstream, evitare i conflitti, fare finta di niente, seguire il gregge delle pecore, omologarsi, criticare solo per criticare, accettare i sussidi, mangiare patatine con farina di grilli, fare le stesse cose che fanno gli altri, drogarsi di zucchero, accumulare chili, oggetti, vestiti, scarpe, libri; imbottirsi di farmaci, bere troppe birre, fumare sigarette o canne pensando che siano innocue,  rimanere a casa dei genitori fino a 30 anni, accettare un lavoro solo se è sicuro con la pensione, rinunciare ai propri sogni, rimanere sempre nello stesso luogo, stagnare, aspettare che lo Stato ci pensi per noi, tagliarsi fuori dal mondo, vivere da eremiti, vivere nel mondo virtuale dei social, avere paura della diversità, volere sempre avere ragione….ecc. Ecco alcuni segnali preoccupanti di alienazione che si manifestano al quotidiano,  e che sono alla base di un modello di pensiero che prende sempre più forma. Un modello basato sull’impotenza e la sottomissione,  imposto da piccoli gruppi di potere che ci vogliono uniformare, renderci come gli insetti anonimi con cui vogliono nutrirci.

Cosa ci dà potere?  Avere spirito di avventura e voglia di esplorare.  Accendere la curiosità e saziarsi di conoscenze;  relazionarsi con persone nuove, intelligenti e amorevoli;  avere una visione e seguire i propri sogni;  fare tante esperienze sul terreno;  imparare nuove lingue e viaggiare,  confrontarsi con mentalità e usi diversi;  mettersi in discussione almeno una volta a settimana;  ascoltarsi prima di ascoltare gli altri;  scoprire la bellezza in tutte le sue forme; essere insoddisfatti e cercare le soluzioni; eccellere anziché omologarsi; amarsi, scontrarsi, imparare ad essere assertivi; lasciare i grilli cantare l’estate sugli alberi e rispettare gli ordini della natura; andare a controcorrente del pensiero unipolare e sviluppare la propria creatività in maniera poliedrica; diventare autonomi economicamente, psicologicamente, intellettualmente e spiritualmente e, soprattutto riconoscere la propria Anima. Non è un percorso comodo, è faticoso, ma vi riserverà grandi gioie e senso di libertà. Una persona che sviluppa il suo potere interiore, è utile e può dare un contributo importante alla sua comunità.  La formazione Ccms rafforza la connessione al nostro potere interiore

 

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