Nella formazione Ccms, spesso parlo del “campo” intendendo con questo termine, uno spazio che contiene il corpo fisico e si estende oltre i suoi confini. Questo campo gioca un ruolo fondamentale nella relazione di aiuto, dal momento che raggiungiamo uno stato di presenza, esso si amplia fino ad unirsi al campo del cliente che assistiamo. Questo campo unitario ha numerose proprietà. Fornisce uno spazio di sicurezza e di accoglienza empatica al cliente, consente al Facilitatore di captare in maniera intuitiva molte informazioni dal cliente, perché siamo oggetti vibrazionali che comunicano. Il campo è energia.
Per avere la consapevolezza del proprio campo, è essenziale stare nello stato di presenza, sia a livello mentale che corporeo. La mente si svuota da pensieri, aspettative, preconcetti. Il corpo, allineato con il respiro, si apre nell’accoglienza, informazioni sottili circolano, ed possibile indurre uno stato di coerenza a livello vibrazionale. Il Campo è un concetto basilare nella Fisica Quantistica (quantum field theory) che oggi presenta molti punti d’incontro con la psicologia degli stati alterati di coscienza. Per comprendere cosa avviene durante una seduta, usiamo questa metafora: quando lanciamo un sasso nel lago e vediamo le onde spostarsi, possiamo guardare quelle onde; le onde esistono perché esiste il lago. La cosa principale è il lago. La stessa cosa avviene nel campo che contiene il facilitatore Ccms e il cliente. Tutto si gioca nel campo creato dalla loro interazione. Il facilitatore lancia dei “sassi” in quel campo per cambiare lo stato di coscienza del cliente, aumentare la sua consapevolezza e ripristinare delle connessioni perdute. Il Campo è il vero luogo della guarigione.