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la differenza tra conoscere e sperimentare

 

Qualche volta capita che una persona richiedente un consulto, risponda a più riprese che già “sa” tutte quelle cose. “Lo so” ripete con costanza, tuttavia i suoi problemi rimangono tali quali, motivo per il quale vi consulta. Cosa può aiutare una persona a rompere lo schema dei “lo so”? L’esperienza, l’applicazione, la messa in pratica!  

Siamo circondati da persone che “sanno”, perché intellettualmente hanno accettato una idea, tuttavia non sanno come metterla in pratica. Questo è anche un difetto dei nostri tempi che tende all’astrazione in tanti campi, soprattutto in quelli accademici e scientifici. Siamo circondati da pseudo Guru della conoscenza che, per sfoggiare il loro sapere, dicono milioni di parole o scrivono libroni di 600 pagine, piene di citazioni e di note a piè. Questo è il modello attuale della conoscenza accademica, ma che nulla sa della vita.  Possiamo studiare molto, riempirci di nozioni altrui, avere tre lauree, ma se questo bagaglio non aiuta a migliorare noi stessi o la nostra vita, questo sapere rimarrà una mera astrazione.

Per questo motivo, la formazione Ccms è soprattutto esperienziale. Il progresso delle persone e delle condizioni della loro vita sta nell’applicazione dei principi che imparano al corso, sta nell’essenza della sperimentazione. Ciò che la mente pensa ma il corpo non sente né vive, non serve a nulla! La presa di coscienza deve essere totale: corpo, mente, spirito. Nulla che accade nel corpo o attraverso il corpo deve essere disprezzato perché è stato prodotto dalla nostra mente e dal nostro spirito. Funzioniamo come un tutt’uno, e le separazioni inventate dalle menti astratte, eludono l’intelligenza della Vita che in ognuno di noi dispiega la sua magnificenza.