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Comprendere l'origine della rabbia

Le critiche, i giudizi, i rimproveri degli altri possono scatenare la nostra rabbia ma non sono mai le vere cause delle nostri reazioni e emozioni. Le nostre reazioni dipendono dalla modalità con cui scegliamo di interpretare le azioni o parole altrui, e di quanto siamo consapevoli dei nostri bisogni o attese in quel momento. La rabbia si innesca quando attribuiamo ad una persona l'origine della nostra sofferenza/ferita invece di andare alla vera causa del problema. Ci arrabbiamo perché ci sentiamo feriti (emozione), pensando che l'altro è in torto e non ha soddisfatto un nostro bisogno! Così reagiamo con aggressività per “punirlo del suo errore”.

Nel cuore di ogni rabbia, si cela un bisogno insoddisfatto. Spesso la rabbia di oggi è scatenata da una memoria vecchia legata al passato in cui i nostri bisogni non sono stati accolti e soddisfatti. Il bisogno può essere quello di essere visti, riconosciuti, rispettati, considerati, amati, accettati. Possiamo quindi utilizzare la rabbia come un campanello di allarme che ci aiuta a prendere coscienza che esiste in noi un bisogno insoddisfatto. Una volta individuato il bisogno, possiamo fare una scelta: comunicare la nostra rabbia per ottenere quello che ci manca oppure accettare la nostra rabbia e connetterci con il nostri bisogni profondi. La terza via è trascendere la rabbia cercando di dare a noi stessi quell’amore e quell’attenzione che abbiamo delegato all’altro o agli altri.

Nella formazione Ccms ascoltiamo la sofferenza che si nasconde dietro alla rabbia e la trasformiamo in consapevolezza