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Il nostro corpo arcobaleno

 
Noi siamo una unità energetica più ampia di ciò che è visibile:un insieme di campi energetici funzionali, interrelati e collegati al corpo fisico. Sono almeno 7,  ognuno con una sua specifica frequenza, colore e  suono. Questi campi vengono chiamati “corpi sottili” e “Aura” è il nome che comunemente viene dato al loro insieme. L’Aura può essere “letta” o persino “toccata”da sensitivi o da persone che sviluppano le loro percezioni extrasensoriali. Gli Aborigeni d’Australia hanno dato all'Aura il nome poetico di “Corpo Arcobaleno” che risuona con tutto quanto esiste nell’universo, all’interno di un oceano continuo di energia. Ognuno di questi campi è immerso e in comunicazione con altre dimensioni analoghe dell’universo. Il pianeta Terra e la nebulosa di Andromeda hanno anche loro i propri campi sottili, così come ogni piano di esistenza.
 
Quindi siamo costituiti da uno spettro di frequenze che si compenetrano le une con le altre e che interagiscono. Questo spiega come una dissonanza emotiva o mentale possa ripercuotersi sul corpo fisico e alternadone l’equilibrio. Questo si produce quando conduciamo una vita disordinata o quando ci intossichiamo con cibi junk e alcolici, con la nicotina che rende la nostra Aura grigia e viscosa, o addirittura con le droghe che la assottigliano, rendendola opaca e nera; e il nero è il colore della morte.Emozioni negative quali la rabbia o la paura possono creare nell’Aura macchie colorate, fessure, distorsioni. Lo stesso accade alla Terra quando riceve danni al suo ecosistema, quando la violenza e la distruzione si diffondono ovunque.
 
Nel normale stato di veglia i nostri corpi sottili sono strettamente aderenti al corpo fisico, mentre in stati di coscienza modificata, sembrano allontanarsene pur rimanendo connessi al corpo da una corda energetica, chiamata “corda d’argento” dai buddisti tibetani.
L' esperienza di distacco del corpo arcobaleno può essere percepita durante il viaggio sciamanico, lo  stato di ipnosi, i sogni, le visioni o gli stati di meditazione profonda, in cui è possibile proiettarsi oltre il tempo e lo spazio.
Durante la formazione Ccms, impariamo a modificare i nostri schemi mentali negativi e a gestire le nostre emozioni per fortificare il corpo arcobaleno. Nella pratica costante  il facilitatore che entra in uno leggero stato di transe che gli permette di ricevere informazioni dall’aura del suo cliente.